Vita al rallenty: viaggio attraverso la disabilità

“…nella cartella clinica l’infermiera annota che la paziente presenta la mancanza di consapevolezza del deficit: io direi piuttosto che evito di soffermarmi troppo sui miei limiti per andare oltre […] Ho scritto questo libro con lo scopo di dimostrare che gli ostacoli non sono nel mondo circostante, ma purtroppo spesso nella nostra testa […] la voglia è anche quella di condividere il percorso della mia riabilitazione o meglio rinascita, con chi vede i problemi o le barriere come insormontabili”.

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