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Mese: Novembre 2017

Il brutto anatroccolo

La famosa fiaba di Andersen segna una nuova uscita per la collana Pesci parlanti, dedicata ai bambini che hanno difficoltà comunicative. Per loro, ma anche per tutti quelli che hanno voglia di leggere ma fanno fatica a farlo, per i bambini pigri e i bambini stranieri: la fiaba è raccontata attraverso i simboli PCS, utilizzati nella Comunicazione Aumentativa Alternativa, immagini grafiche che rappresentano parole, frasi, concetti con disegni semplici e chiari, facilmente riconoscibili.

Operatori museali e disabilità: come favorire una cultura dell’accoglienza

Partendo dal presupposto che la partecipazione alla vita e alle attività museali è un diritto per tutti, il volume affronta il tema dell’effettiva accessibilità dei luoghi d’arte, sia per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche, e di più, per quanto riguarda le competenze relazionali di chi lavora a contatto con il pubblico.

Il ragazzo selvaggio: handicap, identità, educazione

“…l’handicap è il risultato di un’interazione fra l’individuo che presenta una difficoltà o un’infermità e le condizioni in cui si trova. Questa definizione sembra capace di corrispondere alle prospettive di ricerca delle identità degli handicappati attraverso le loro stesse produzioni e insieme a loro. E’ una definizione dinamica, e non insinua l’idea deformante che la storia del mondo possa definirsi in base alla presenza e alla scomparsa dell’handicap, e che gli handicappati siano il segno di un mondo da contrastare. Al contrario, gli handicappati sono presenze con cui capire il mondo, e le trasformazioni realmente possibili sono quelle fatte insieme, e non contro il loro modo di essere”.

Una foto ai pensieri

“Io nemmeno lo so come ho fatto. Come faccio. Sono rassegnata, più che altro. A un destino ineluttabile che ha travolto la mia vita. Non me ne faccio una ragione, ma vado avanti. Non sono capace di reagire diversamente. E non mi sembra ci sia nulla da ammirare. E’ semplicemente il mio modo di essere. Aspetto il treno e mi attacco a quel piccolo mucchio di ricordi che mi resta”. A distanza di qualche tempo, l’autrice ripercorre il cammino doloroso che ha portato in brevissimo tempo dalla malattia alla morte la sua bambina di tre anni.

Lucertole verdi e rettangoli rossi

L’eterna guerra fra diversi raccontata in modo ironico: saranno i rettili a vincere? Oppure i prepotenti rettangoli? Si troverà una soluzione che permetterà la cessazione delle ostilità?

 

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