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Mese: Aprile 2015

Segreto di famiglia

“Ho un segreto: mia madre in realtà è un porcospino”. La scoperta fortuita della madre, non ancora pettinata alle prime luci del’alba, è fonte di grande inquietudine per la piccola protagonista che arriva a chiedere di poter dormire da un’amica per ritrovarsi in una situazione normale. Ma anche là ci saranno delle sorprese.

L’uomo lupo in città

In città sono tutti terrorizzati: il lupo mannaro è riuscito a scappare e nessuno riesce a fermarlo, fa troppa paura! Quando raggiungerà la casa del capo della polizia, scopriremo di cosa ha bisogno. Un libro colorato, la cui lettura è resa più accessibile dalla font leggimiprima appositamente studiata per i più piccoli.

Piuma bianca

L’indiano Piuma Bianca lavora in un circo e gira per il mondo, apparentemente ben contento della sua occupazione. Cosa succederà quando il circo farà tappa proprio nel suo villaggio? Un libro colorato, la cui lettura è resa più accessibile dalla font leggimiprima appositamente studiata per i più piccoli.

La nonna addormentata

“La mia nonna dorme. La mia nonna dorme tutto il giorno. La mia nonna dorme tutto il giorno, da un mese.” Si apre così questa storia delicata che accompagna per mano i bambini che devono fare i conti con la perdita definitiva di un punto di riferimento importante, qualcuno che è stato presente, attento e partecipe e che pian piano si allontana, divenendo prima una presenza assenza che sfuma pian piano nell’impossibilità del ritorno. Eppure, il piccolo protagonista  saprà trovare consolazione nei tanti ricordi di un passato comune che sarà sempre con lui.

Nascere fragili

“Vorrei solo ragionare su una realtà che riguarda tutti e da cui tutti tentano di difendersi. Ed è giusto e comprensibile, ma non è una difesa efficace. Nella parte di mondo e di storia in cui mi è dato di vivere, ho potuto assistere, a volte come spettatore ignorante, alle vicende che facevano delle donne i soggetti fragili per definizione. Non avevano diritto di voto, erano sottoposte alla potestà maritale, alla quale era riconosciuta anche l’attenuante del delitto d’onore. Non dico che tutto ciò appartiene  al passato. E’ purtroppo evidente che i cambiamenti nelle pagine dei codici seguono tutt’altro ritmo di quello delle coscienze e della cultura collettiva. Ci sono ancora le vittime predestinate, le categorie che sembrano depositi esclusivi di fragilità. tali difese sono poco efficaci. Vogliamo trovarne altre sperando che lo siano di più? E’ ciò che intendo fare con queste riflessioni”.