Tre dita
“Se pensate che avere o non avere le mani non faccia una così grande differenza, be’ vi sbagliate […] ovvio. Avrei desiderato che le mie dita e le mie mani fossero ricresciute come foglie da un ramo, ma purtroppo non è così che funziona. Dovevo accettare il fatto che ciò che mi era stato tolto non mi sarebbe stato restituito. Mai più”. Siamo a Bettolle, un piccolo paese toscano, nel pieno della seconda guerra mondiale. È Nado che racconta della sua famiglia, dei suoi amici e dell’esplosione che gli ha tolto quasi tutte le dita. Il ragazzino non si scoraggia e cerca di prendere parte a quello che gli succede intorno anche senza capirlo fino in fondo. Il romanzo è ispirato alla vita dello scultore Nado Canuti, padre dell’autore ed è stampato con un font ad lata leggibilità.
Dati del libro
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Autore/i: Massimo Canuti
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Editore: uovonero
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Luogo edizione: Crema
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Anno: 2025
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Pagine: 250
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