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Detroit. Viaggio nella città degli estremi

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Che cosa rimane di una città che nella prima metà del ‘900 ha avuto uno sviluppo industriale enorme cui è seguito un declino lento ma inarrestabile? Come diventano i suoi luoghi e le sue persone? Detroit nel 1950 aveva quasi due milioni di abitanti, oggi ne ha 673.000. Rimangono strutture industriali enormi e abbandonate, rimangono 300.000 appartamenti vuoti. Il suo declino non è nemmeno paragonabile a quello di Torino che per certi versi ha avuto uno sviluppo simile. Oggi Detroit cerca un rilancio puntando sia su un nuovo sviluppo economico che sul piano culturale attraverso un panorama artistico in espansione e l’attivismo sociale dei cittadini. E tutto questo in una città che ha rappresentato l’idea americana di sviluppo (l’apoteosi dell’industria manifatturiera a cui si contrappone oggi la ben più dinamica economia digitale) ed è stata attraversata da tante lotte sociali, da quelle dei sindacati a quelle dei diritti civili dei neri che oggigiorno rappresentano l’82% della popolazione urbana.


Dati del libro

  • Autore/i: Giuseppe Berta
  • Editore: il Mulino
  • Luogo edizione: Bologna
  • Anno: 2019
  • Pagine: 252

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Canguro Papini

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