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Mese: Gennaio 2020

La casa di Matteo. Storia di un legame

“Il dolore non è una cosa che si misura. Non è una quantità che può essere contenuta in una confezione sterile, in un’incubatrice o in una camera iperbarica. Il dolore non finisce, si nutre di se stesso e si rigenera. E’ come l’amore. Dolore e amore: ne avevo pieni i polmoni […] mi chiedevo se il dolore fosse terapeutico. Cura qualcosa, il dolore? L’hanno mai usato per guarire, il dolore? E di quanto dolore c’era bisogno per guarire da tutto quel male? Cure palliative rendeva meglio l’idea […] Era l’amore, figlio mio, solo l’amore la cura palliativa”. Dalla voce del padre, la storia di un bambino piccolissimo, della sua vita troppo breve e dell’amore dei suoi genitori.

La mappa dei mestieri in città

Dal bar al parco, dalla pasticceria allo scuolabus quanti sono i mestieri che animano ogni giorno la città? Chi fa cosa? Che strumenti utilizza per il suo lavoro? Sulla grande cartina, ingualcibile, idrorepellente, indistruttibile, si può andare alla ricerca del barista, della taxista e di tanti altri personaggi. Se poi la si gira dall’altra parte si possono scoprire le storie di donne cui sono state intitolate alcune delle strade della città.

L’acchiappaidee

“Scambiarsi domande e far nascere altrettante storie per imparare insieme a narrare e a narrarsi” dice Fabrizio Silei, è quello che l’ha mosso nel realizzare questo libro, accompagnato da 144 tessere gioco. Nato dopo anni di progettazione e sperimentazione insieme ai bambini, dopo aver portato il gioco in case famiglia, centri diurni e scuole risponde proprio a quanto voleva realizzare: “un gioco accogliente che permettesse di esprimersi anche a chi aveva difficoltà fisiche nel tenere una matita in mano e muoverla per disegnare e colorare. Un gioco che desse dignità alla fantasia di tutti, anche di persone con patologie psichiatriche o sindromi genetiche […] volevo dar vita a una sorta di codice genetico, ricco di infinite possibilità per permettere a tutti di esprimersi con facilità superando pregiudizi e ostacoli per creare centinaia di bellissime opere tutte diverse”.

A Capo Nord bisogna andare due volte: storia di un viaggio accessibile tra limiti e risorse

Il libro segna la nascita della collana I libri di accaParlante, interamente dedicata all’accessibilità, non solo quella fisica, ma anche all’accessibilità alla comunicazione, alla conoscenza, alla cultura, al fare e saper fare, che poi significa fare in modo che tutti, secondo le proprie possibilità, abbiano gli stessi diritti ed esercitino i loro doveri di cittadinanza che ogni comunità democratica deve garantire ai suoi cittadini. Questo primo volume ci porta a Capo Nord dove Valeria Alpi è stata, lei con la sua disabilità, per ben due volte. Da sola. Un libro un po’ diario, cronaca di un’avventura ma soprattutto strumento per cambiare sguardo distaccandosi dall’idea che chi è disabile non possa viaggiare. Valeria invece ci dice che per farlo occorre solo il cosiddetto contesto di fiducia. Un contesto per il quale, se tu riesci a muovere un solo dito di una mano, chi ti sta intorno crederà che, con quel singolo dito, potrai sollevare il mondo senza sentirti limitato e incapace.

Per tutti persone: la bellezza della prossimità

Il volume è nato dalle riflessioni di bambini e ragazzi che hanno lavorato assieme durante l’assemblea nazionale di Azione Cattolica del 2017 e che hanno chiesto con forza un impegno per il dialogo anche all’interno della Chiesa. Il cambiamento dovrebbe partire proprio dall’accoglienza e dalla necessità di inclusione nei percorsi di tutti e non nella realizzazione di percorsi speciali e in qualche nodo separati.