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Mese: Novembre 2019

Sssh

Le uniche parole di questo albo sono suoni onomatopeici che accompagnano le azioni dei mille protagonisti delle grandi pagine illustrate. Un libro pieno di rumori, quelli che ci circondano ogni giorno e che noi stessi produciamo. Ma che suggerisce anche una strada sicura per chiudere fuori il frastuono.

Come un albero

Un libro che, come dice l’autrice, “nasce dalla necessità. Dall’impellenza di mettere su carta un’intuizione, una scintilla di pensiero. Era da tempo che cercavo una chiave d’interpretazione per trattare il tema della natura, di connessioni tra uomo e natura. Volevo creare un parallelismo tra albero e bambino. L’idea mi è venuta leggendo una citazione secondo cui ai bambini occorre donare due elementi: le radici e le ali. Inizialmente ho pensato di visualizzare il “sopra” e il “sotto”, la parte visibile dell’albero, tutto ciò che gira intorno ad esso e le radici, gli animali, i vegetali, i minerali che si possono trovare sottoterra. Ho creduto fosse necessario disegnare anche il bambino oltre all’albero per rendere comprensibile l’analogia. Poi ho capito che non era essenziale perché le azioni che l’albero compie sono coniugate alla prima persona, chi legge è coinvolto, compie anch’egli le stesse azioni che ci rendono vivi […] sono proprio i vuoti da riempire, il non detto che portano a una comprensione nel profondo di quello che volevo comunicare. Spero che la ricerca delle risposte possa portare i bambini a guardare la natura e a guardarsi con meraviglia. Sì perché anche noi stessi siamo natura […] Gli alberi mi hanno sempre affascinato, sono stati miei compagni di giochi, mi hanno ascoltata e anche consolata quando ero triste […] Forse anche per questi ricordi ho voluto creare questa connessione tra uomo e natura paragonando le azioni del vivere umano proprio a un albero. Il mio modo per essere riconoscente”.

La pietra blu

Un suggestivo romanzo per immagini che segue le vicende di una pietra blu che “giace serena nel profondo della foresta”. Incendi e devastazioni cambiano tutto quello che la circonda e improvvisamente viene divisa in due parti. Mentre una resta dov’è, per l’altra inizia un viaggio affascinante e doloroso in cui subisce mille trasformazioni ma sempre più forte avverte la nostalgia per ciò che ha perduto e da cui desidera tornare.

Il nostro albero

Il ritrovarsi del tutto casualmente vicino al grande faggio e alla casa in cui aveva abitato da bambino, riporta alla mente del protagonista, voce narrante di questo intenso romanzo, l’epoca in cui il padre gli aveva costruito una casa sull’albero dove avevano passato tanti momenti felici. Ma insieme a questi ricordi, emerge anche il resto della storia, il lento allontanarsi del padre dalla realtà fino a indurlo a smettere di lavorare e rifugiarsi proprio in cima all’albero in un isolamento sempre crescente. Sprazzi di immagini, sensazioni e mille domande per un bambino che deve fare i conti con la depressione del padre e la fine del matrimonio dei suoi genitori.

La mia vita scritta con gli occhi

Costretta all’immobilità dalla SLA che la colpisce non più giovanissima, l’autrice racconta di sè, della determinazione che le ha permesso di ottenere numerosi successi professionali e una vita affettiva soddisfacente. Lo fa utilizzando uno strumento che riesce ad azionare tramite il movimento delle pupille.   Alla sua storia sono affiancate riflessioni sulle problematiche legate alla salute delle persone anziane.