La nostra casa è in fiamme
“Al giorno d’oggi devi essere estroverso. Devi sapere qualcosa di tanti argomenti diversi. In ln linea di principio potresti avere delle competenze da dottorato e tuttavia, se non te la cavi nell’esposizione orale, non arrivare ai voti minimi per uscire dalla scuola media. Cosa succede allora a quelli che sono bravissimi in qualcosa di specifico, ma non posseggono la capacità di fare altro se non quello a cui sono interessati? Cosa succede a quelli che sono solo un po’ timidi? Cosa succede a quelli che stanno male se devono parlare di fronte agli altri? Cosa succede alla maggior parte della popolazione a cui mancano quelle competenze sociali che noi oggi valutiamo più importanti di qualunque altra cosa? La domanda è se una persona che si distingue troppo dalla massa possa sopravvivere alla scuola svedese per come è fatta oggi; in ogni caso, non molti di quelli che un giorno dovranno lavorare in ambienti che richiedono sensibilità, capacità di ascolto ed empatia. Per questo dobbiamo cambiare le cose. La posta in gioco è troppo alta. La diversità è alla base di ogni arte. E senza arte cade tutto lentamente a pezzi”. Mentre riporta alcuni brani dei discorsi che la ragazzina ha pronunciato in difesa del clima, il libro racconta la presa di coscienza dei suoi genitori e, insieme, delle difficoltà che hanno dovuto affrontare per il deficit della figlia, aprendo uno spaccato anche sulla situazione delle persone disabili in Svezia.