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Mese: Febbraio 2017

Testa in su testa in giù

Sul ramo di un albero dormicchia una famiglia di gufi quando allo stesso rami si appende un’altra famiglia, questa volta di pipistrelli. Le due mamme non vedono di buon occhio l’amicizia fra i cuccioli ma improvvisamente un forte vento scuote il ramo mettendo i piccoli in pericolo. Questo cambierà tutto.

Virginia Wolf, la bambina con il lupo dentro

“Un giorno mia sorella Virginia si è svegliata che aveva un lupo dentro. Faceva versi da lupo e si comportava in modo strano”. E’ la piccola Vanessa che racconta ci come è riuscita ad affrontare il disagio interiore della sorella, standole accanto e cercando strategie per guidarla verso la luce. Con poche parole e bellissime illustrazioni, il libro non solo immagina l’infanzia di Virginia Woolf ma mostra una storia che può toccare tanti bambini, fratelli o sorelle di alti bambini con una qualche disabilità.

Le streghe di Lenzavacche

“La prima volta in cui ti vidi eri talmente imperfetto che pensai che nonna Tilde avesse ragione […] la luna calava invece di alzarsi, non era tempo di marea  né di santi, i fantasmi tacevano e non una stella brillava nella notte. Tutti cattivi presagi, figlio mio, ma tu eri nato, e pur squadernato da un vento di sfortuna, ti chiamai Felice, e decretai che quello era il primo passo per ribaltare il destino”. Fin dall’apertura, questo singolare romanzo, narrato direttamente dalla giovane protagonista, intreccia passato e presente, magia e realtà, storie di streghe perseguitate ma anche di disabilità a cui non rassegnarsi, di donne sole che rivendicano autonomia e intelligenza. Le sue vicende si incroceranno con quelle di un giovane maestro che aggira le richieste del direttore (siamo nel ’38 e il fascismo si sta diffondendo), conducendo i suoi bambini verso una nuova consapevolezza. “ Non gli ho insegnato a scrivere, ma a credere che in quei segni si celasse la verità […] della storia ho voluto solo che contemplassero i morti, i perseguitati da un destino scritto da altri, i tralasciati, gli invasi, i dimenticati […] a modo mio, ho insegnato loro quello che credevo dovesse dare la scuola, e cioè un’anima e una vocazione, e gli ho messo in mano parole e libri, le sole armi che abbia mai imbracciato”. E fra questi bambini ci sarà anche Felice.

Dislessia nota per nota

Far emergere le qualità musicali di ciascun individuo, aspettandolo e facendogli sperimentare il successo e quindi togliendogli la paura di non riuscire. Questa la scelta pedagogica e la strada che l’autore ha intrapreso nell’insegnamento della musica ai ragazzi con difficoltà di apprendimento a cui non chiede di adattarsi a rigidi standard mentre valorizza i loro errori considerati come punto di partenza verso un obiettivo che può essere raggiunto. Un manuale chiaro che fornisce strumenti teorici e pratici per un intervento didattico incisivo frutto anche del contributo delle neuroscienze in tema di processi di apprendimento.

Musicopedia

Interrogandosi sull’attitudine musicale e sul perché alcuni alunni hanno facilità ad imparare ed altri no e sugli interventi possibili con allievi con DSA, l’autore propone un nuovo strumento, la musicopedia, che ha l’obiettivo di introdurre e potenziare la relazione con il linguaggio musicale, osservare le caratteristiche del sistema cognitivo degli alunni per poi impostare le strategie di apprendimento.