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Mese: Giugno 2016

Reato di fuga

“Poi, un altro giorno, ci si rende conto che il proprio padre è un vigliacco. Si arriva quasi a sperare che sia un assassino, così che la codardia abbia almeno un po’ di senso. Eh, no! Alla fine è solo un vigliacco che si comporta come se non fosse successo nulla. Che non si preoccupa in nessun modo di me, di quello che penso, di quello che sento. Solo lui conta. Conta non andare in prigione, negare l’evidenza. Come i trucchi di un prestigiatore da quattro soldi”. Mentre si dirige a forte velocità verso la casa di campagna in compagnia del figlio quattordicenne, un uomo investe una persona e prosegue la sua corsa. Senza fermarsi, senza cercar di capire cosa è successo. Ma la donna investita, vedova e con un figlio poco più grande, è in coma in ospedale e, al risveglio, non ricorda più nulla. In capitoli alternati la storia viene narrata dal punto di vista dei due ragazzi, in un crescendo di sensi di colpa da parte del più piccolo che sente sempre più forte la necessità di riconoscere la responsabilità di quanto è successo.

Ricker Racker Club

Il club cui fa riferimento il titolo è molto esclusivo e ne possono fare parte solo i maschi (le femmine sono ammesse solo il martedì) che devono compiere ogni settimana almeno un’impresa molto coraggiosa. Così la piccola Poppy assiste da lontano alle imprese dei fratelli e dei loro amici finchè un giorno la loro tartaruga non finisce nei pressi del pericolosissimo Lupo Sonnacchioso. Sarà lei l’unica in grado di salvarla!

 

Arriva la mamma!

Poche righe di testo accompagnano questa piccola storia che sulla doppia pagina mostra, da un lato, un papà che si occupa di preparare la cena, riordinare e giocare con i figli mentre sull’altro vediamo la mamma che torna a casa, dopo una giornata di lavoro. Sono le immagini che indicano ai bambini che i ruoli non sono fissi e che non c’è niente di scontato. E naturalmente, a fine giornata, ci si ritrova tutti insieme!

Hai preso tutto?

Quando i signori G. partono per una breve vacanza premio, distrattamente non chiudono la porta di casa. Sapranno approfittarne i signori Cinghialetti che passeranno due giornate in completo relax e lasceranno dietro di sé molte tracce del loro passaggio. Una storia molto divertente realizzata con accorgimenti che la rendono fruibile anche a chi ha difficoltà di lettura.

La leggenda di Zumbi l’immortale

Un bel graphic novel che racconta la storia leggendaria di un uomo coraggioso e del suo popolo che ha tenuto testa ai colonizzatori portoghesi ed è stato conquistato solo con l’inganno. Una storia che nasce dal desiderio, come sottolinea l’editore in apertura, “di raccontare l’epopea avventurosa, drammatica e a volte epica dei tanti rifugiati che attraversano mezzo mondo per arrivare da noi”. Zumbi vuole essere anche questo perché “anche le storie viaggiano, cambiano. Ma forse alla fine rimangono sempre le stesse”. Una bella storia che ha anche il pregio di essere accessibile a tutti grazie a particolari accorgimenti grafici e all’utilizzo del font leggimigraphic pensata appositamente per chi ha difficoltà di lettura.